Ha avuto luogo a Dakar, nei giorni 22 e 23 aprile, il workshop regionale finale di restituzione del progetto PISA “Programma Italiano per la Sicurezza Alimentare”, attuato in 7 Paesi dell’Africa occidentale: Senegal, Mali, Guinea, Guinea Bissao, Gambia, Liberia, Sierra Leone.
Il Programma è stato interamente finanziato dall’Italia grazie ad un Contributo speciale di 21 milioni di dollari al Fondo fiduciario mondiale per la Sicurezza alimentare e la salubrità alimentare. Al Governo senegalese sono stati allocati più di 3 milioni di dollari per l’attuazione del progetto “Appui aux Organisations des Producteurs pour la valorisation des filières porteuses” nelle tre Comunità rurali di Toubacouta (Regione di Fatick), di Wack Ngouna (Regione di Kaolack) e di Leona (Regione di Louga), rispettivamente nelle filiere della pesca, dei cereali e dei prodotti orticoli.
L’obiettivo generale del Programma, conclusosi il 31 dicembre scorso, salvo che per Sierra Leone, Guinea e Mali, è stato quello di contribuire significativamente allo sviluppo dell’agricoltura, in modo moderno e dinamico per l’emergenza di un settore privato locale commercialmente competitivo.
La revisione di alcuni aspetti del Programma, come quelli legati al commercio subregionale e alle infrastrutture stradali, non ha comunque compromesso la buona riuscita dell’iniziativa ed è stata possibile l’identificazione di alcune buone pratiche per ogni Paese: aumento della produzione (Guinea Bissao e Liberia), stockage (Senegal e Mali), trasformazione alimentare (Gambia, Senegal, Sierra Leone), identificazione di prodotti di qualità originari (Mali, Guinea), organizzazione degli agricoltori e commercializzazione (Sierra Leone).