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Revisione congiunta del partenariato Italia-Senegal 2017-2020

Giovedì 10 giugno, a partire dalle ore 15.00, si è tenuta la revisione congiunta sul partenariato Italia-Senegal.

L’evento, organizzato in videoconferenza, è stato co-presieduto dal Ministro dell’Economia, della Pianificazione e della Cooperazione senegalese (MEPC) Amadou Hott, e dalla Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) Marina Sereni.

Nel suo discorso, il Ministro Hott ha dichiarato che “l’Italia è uno dei principali partner del Senegal e che gli interventi italiani sono pienamente in linea con il Programma d’Azione Prioritaria Rivisto e Accelerato (PAP 2A) del periodo 2019-2023”.

La Vice Ministra ha confermato che il Senegal rimane un paese prioritario per la cooperazione allo sviluppo italiana, uno dei più importanti a livello strategico e tra i principali beneficiari dell’aiuto pubblico allo sviluppo italiano: “Oggi abbiamo esplorato lo straordinario potenziale di sviluppo della cooperazione tra Senegal e Italia, prendendo attentamente in esame tutti gli strumenti per sfruttare al meglio le opportunità che abbiamo di fronte e per far tesoro delle lezioni apprese durante la realizzazione dei progetti. Il Senegal è infatti un Paese dove i numerosi progetti messi in campo dalla Cooperazione Italiana – finanziati con un ammontare stimabile in 15 milioni di euro all’anno tra crediti d’aiuto e doni – si stanno focalizzando sul raggiungimento di risultati collettivi, concreti e misurabili, soprattutto grazie ai solidi partenariati multi-stakeholder, alla forte enfasi sulla ownership del Paese e all’approccio inclusivo e partecipativo, che si traduce in un’attenzione specifica ai gruppi più emarginati e vulnerabili”.

La revisione congiunta Senegal-Italia per gli anni 2017-2020 si è focalizzata in particolare sulla valutazione dell’efficacia tecnica e finanziaria degli interventi, sulla valorizzazione delle buone pratiche e delle sinergie tra i vari programmi in corso, sull’identificazione delle possibili sfide e la condivisione dei risultati. Sono stati riaffermati l’impegno politico e finanziario dell’Italia in Senegal, così come i settori prioritari di intervento: sviluppo rurale e gestione delle risorse naturali, occupazione e settore privato, educazione e sviluppo umano, con programmi complessivi nell’ordine di 160 milioni di euro nel periodo 2017-2020.

Oltre all’intervento dell’Ambasciatore d’Italia a Dakar, Giovanni Umberto De Vito, l’evento ha raccolto i contributi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), di rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti, dei ministeri tecnici coinvolti, dell’unità di gestione dei programmi AICS, e di esponenti della società civile, delle agenzie delle Nazioni Unite e dei principali partner allo sviluppo che operano in Senegal.

Gli scambi che hanno seguito le presentazioni hanno dimostrato la partecipazione attiva delle parti interessate nel proporre raccomandazioni al fine di migliorare le politiche e i programmi di cooperazione.

Il contributo offerto dall’Italia nella messa in atto delle politiche governative di sviluppo economico e sociale è stato apprezzato come un importante sostegno alle più recenti riforme nazionali e agli sforzi in corso per un rilancio sostenibile e inclusivo post-pandemia.

In questo senso è stata raccomandata la formulazione di un nuovo programma Paese Senegal-Italia 2022-2025.

Le altre principali raccomandazioni emerse hanno riguardato il miglioramento del sistema di monitoraggio, valutazione e di reporting, i temi trasversali della disabilità, del genere, della migrazione e dell’ambiente, il rafforzamento della comunicazione verso i beneficiari dei progetti, la condivisione delle lezioni apprese e il rafforzamento della promozione dello sviluppo economico attraverso il sostegno alle PMI.