Due belle storie del design italiano in Senegal sono state presentate ieri all’Istituto Italiano di Cultura di Dakar in occasione dell’Italian Design Day 2023, nel corso di un evento organizzato dall’Ambasciata d’Italia alla presenza di rappresentanti istituzionali, creativi, giornalisti e imprenditori italiani e senegalesi. “Esperienze di successo come queste rafforzano i ponti tra l’Italia e il Senegal e mettono in risalto i talenti, la creatività di artigiani e designer dei nostri due paesi, oltre ad offrire nuove opportunità d’impresa per i giovani” è stato il messaggio dell’Ambasciatore d’Italia a Dakar, Giovanni Umberto DE VITO.
M. Abdou Salam GAYE, direttore di M’Afrique, società senegalese del Gruppo italiano Moroso, ha raccontato la sua esperienza di collaborazione con la casa madre sin dal 2007 nel settore del design dell’interno. Attraverso M’Afrique, la maison Moroso realizza ogni anno a Dakar migliaia di pezzi di arredamento ideati in partenariato con i migliori designer italiani e internazionali, che vengono poi distribuiti a livello globale.
Romano BRUSSOLO ha in seguito presentato la sua società DOGE, che progetta soluzioni di design d’interni d’eccellenza combinando tecnologie avanzate con l’attenzione alla sostenibilità ambientale. Dal 2019 Brussolo ed il socio Alessandro BEBI portano in Senegal il meglio del design Made in Italy, che raccoglie crescente apprezzamento presso la selezionata clientela di grandi imprenditori senegalesi.
Sono numerosi gli architetti e creativi italiani che scelgono con successo il Senegal per sviluppare progetti imprenditoriali, contribuendo ad esportare il bello e ben fatto italiano nel mondo.
Le storie di DOGE e M’Afrique sono portatrici di questo concetto di qualità e di una presenza italiana sempre attenta a raccogliere le opportunità di un Paese giovane e dinamico come il Senegal, con la capitale Dakar molto aperta sull’internazionale. Una produzione artistica a pieno titolo che preserva la sua identità mantenendosi al contempo recettiva verso nuove collaborazioni con l’expertise locale.
Innovazione, sostenibilità e inclusione sociale sono del resto alla base della candidatura di Roma all’Esposizione Universale 2030, il cui video di presentazione ha aperto la serata.